Il Duca by Duccio Balestracci

Il Duca by Duccio Balestracci

autore:Duccio Balestracci [Balestracci, Duccio]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Economica Laterza
editore: Editori Laterza
pubblicato: 2024-05-15T00:00:00+00:00


8.

Congiure, guerre, sospetti

1. Assassinio nella cattedrale

I Medici di Firenze sono una famiglia ingombrante. Ha messo pesantemente le mani sulle istituzioni repubblicane Cosimo il Vecchio (anche se con una certa formale discrezione), le mettono altrettanto decisamente i suoi due nipoti, Lorenzo e Giuliano. Nei loro confronti si coalizza lo scontento delle famiglie fiorentine estromesse, o comunque marginalizzate, dal potere, e altrettanto l’ostilità di alcuni Stati italiani, in particolare del re di Napoli e del papa.

L’unico modo per risolvere tutte le questioni, interne ed esterne, appare quello di eliminare – anche fisicamente – dalla scena questi due personaggi. La rete dei congiurati, dietro i quali si muovono Ferrante di Napoli e Girolamo Riario, longa manus del papa (il quale è al corrente del piano e, almeno per salvare la faccia, raccomanda di non spargere sangue), trova riferimento in Firenze nella famiglia de’ Pazzi, che sono stati, per così dire, avvolti da un abbraccio mortale proprio dai Medici, i quali hanno finito per destabilizzare e compromettere la loro posizione economica e per estrometterli dalla gestione del potere cittadino.

Rivali sul piano commerciale, certo, e rivali sul piano bancario, ma sarebbe sbagliato sopravvalutare questi aspetti senza correlarli con la proiezione delle due casate sulla scena politica fiorentina. Sostanzialmente, i Medici hanno tessuto intorno all’altra famiglia la – sopra ricordata – rete di falso e interessato coinvolgimento per costruire una situazione di superiorità di rapporti: «quella condizione che hanno nella città [la] hanno tutta da casa nostra», commenta perfidamente Lorenzo, riferendosi anche al fatto che nel 1458 è stato stipulato il contratto di matrimonio fra sua sorella Bianca Maria e Guglielmo di Antonio de’ Pazzi. Di fatto, gli sbilanciati legami sono stati utilizzati per relegare l’altra famiglia in un ruolo sempre più marginale, tanto che a inizio degli anni Settanta fra Jacopo de’ Pazzi (tagliato fuori con tutti i suoi dall’accesso alle cariche in virtù della deliberazione del 1471, che ha fatto piazza pulita degli oppositori del regime) e Sisto IV si stringe un patto di reciproco interesse: il pontefice capisce che in questa frustrata (ed economicamente danneggiata) consorteria può trovare il punto di appoggio per tagliare le unghie ai Medici, che gli stanno creando problemi con le terre pontificie di Imola e Città di Castello.

Ad accelerare gli eventi, indubbiamente, interviene il colpo di grazia nei confronti dei Pazzi quando Lorenzo, nel 1477, forzando pesantemente la mano, fa approvare una legge (con effetto retroattivo) sui testamenti che fa perdere all’altra famiglia una cospicua eredità; accanto a questi motivi di astio interfamiliare, però, nella costruzione della tempesta perfetta che si sta addensando su Firenze assumono un peso determinante anche le scelte di politica ecclesiastica portate avanti dai Medici, i quali ambiscono ad avere un cardinale in famiglia (Lorenzo prova perfino a proporre il fratello Giuliano) e a controllare la carica arcivescovile: così, quando per la cattedra episcopale si prospetta la candidatura di Francesco Salviati (inviso al gruppo di potere mediceo), Lorenzo cerca di favorire il cognato Rinaldo Orsini e di boicottare in ogni modo Salviati, tanto che,



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